Laser vascolari

LASER VASCOLARE
I laser possono essere impiegati in un gran numero di patologie a componente
vascolare quali: angiomi e teleangectasie.
La sorgente laser utilizzata in queste patologie è il Nd Yag 1064, il quale, riconosce
come target l’emoglobina contenuta nelle strutture vascolari.
La sede, il diametro e lo spessore dei vasi costituiscono il più importante elemento
che deve essere analizzato dallo specialista dermatologo per la scelta della sorgente
da impiegare.
Il principio di base è la foto-termolisi selettiva dovuta ad un assorbimento della
ossiemoglobina presente nei globuli rossi. Il vantaggio di questo laser consta nel
danneggiamento minimo delle cellule endoteliali e dei tessuti circostanti.
Per trattare le teleangectasie del viso o i piccoli angiomi sono necessari da 1 a
3 sedute.
Possono, invece, essere necessari più trattamenti per la terapia delle teleangectasie
degli arti inferiori, soprattutto quando molto estese. Normalmente i trattamenti vanno
distanziati di 30-40 giorni l’uno dall’altro per permettere alla cute di guarire
completamente e ai vasi trattati di stabilizzarsi.
La lunghezza d’onda dei laser utilizzati per angiomi e teleangectasie può interferire
con la melanina della nostra cute, per questo si sconsiglia di non iniziare i trattamenti
quando si è abbronzati. L’interferenza laser-melanina può causare la rimozione
dell’abbronzatura sulle aree trattate, con conseguente formazione di antiestetici esiti
ipopigmentati e, nei soggetti con pelli reattive, la comparsa di esiti iperpigmentati.
Queste alterazione della pigmentazione sono generalmente transitorie e nella maggior
parte dei casi, si risolvono in circa 2-3 mesi senza l’utilizzo di trattamenti specifici.
L’interferenza laser-melanina, però, può portare ad un surriscaldamento della cute a
tal punto da dare luogo a delle vere e proprie scottature, che comunque non lasciano
esiti cicatriziali. Per tale motivo è severamente controindicata l’esposizione al sole o
alle lampade UV prima, durante e dopo i trattamenti laser.